Un nuovo panorama economico sta prendendo forma mentre i governi nazionali cercano di concretizzare le misure da adottare in post quarantena.
In questo scenario, le aziende, sia piccole che di grandi dimensioni, hanno registrato un drastico calo del fatturato e degli incassi e, in generale, le varie attività economiche si stanno arrestando.
Gli economisti e gli osservatori hanno ipotizzato di prepararsi per una potenziale perdita di 2,7 trilioni di dollari USA nell’ambito dell’economia globale.
Ora ci sarebbero alcune domande da porsi:
- le aziende sono pronte a navigare nel clima economico attualmente instabile?
- esiste una probabilità per cui le aziende che stanno lottando in questo momento possano uscire dalla crisi intatte o meglio ancora, più forti di prima?
- con la tecnologia e gli strumenti attualmente disponibili, le aziende hanno la possibilità di resistere alla recessione economica?
Per cercare di capire e rispondere a queste domande, può essere utile guardare al passato, ad esperienze simili, ed esaminare le strategie poste in atto in risposta alle crisi specifiche.
Imparare dal passato
La pandemia detta “Spagnola” del 1918 infettò circa 500 milioni di persone in tutto il mondo e ne morirono circa 50 milioni.
L'alto tasso di mortalità costrinse persone ed aziende a limitare fortemente i movimenti e le interazioni.
Gli studi sugli effetti economici della pandemia del 1918 mostrarono un forte calo dell'occupazione, della produzione manifatturiera, delle attività bancarie e del consumo di beni.
Nonostante tutto e dopo le conseguenze della prima guerra mondiale, le aziende continuarono a lottare.
Sicuramente si trattò di un atto di necessità, nel senso che le aziende avrebbero potuto scegliere se chiudere definitivamente o adattarsi alle circostanze straordinarie.
Molte subirono un brusco tracollo, ma molte altre scelsero di resistere riuscendo a rimanere sul mercato e di ciò ne sono testimoni i rapporti del Financial Times che, in quel periodo, mettevano in evidenza una visione ben precisa relativa a questa capacità di ripresa.
Dagli anni 1920 agli anni 2000, altre recessioni hanno devastato l'economia globale, una per tutte, quella innescata dalla crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti del 2007-2008 che colpì molti proprietari di case acquistate con mutui e che paralizzò la capacità delle banche di fornire finanziamenti alle imprese.
Harvard Business Review ha pubblicato uno studio dove ha cercato di mettere in evidenza le motivazioni e le attività che hanno aiutato le aziende a sopravvivere alle crisi passate.
I ricercatori hanno osservato che, durante ciascuna crisi, si erano profilati quattro tipi specifici di aziende:
- Aziende incentrate sulla prevenzione: che pianificavano strategie difensive come la riduzione dei costi e la riduzione delle perdite;
- Aziende incentrate sulla promozione: che attuavano strategie d’attacco continuando in modo aggressivo azioni di marketing e pubblicità;
- Imprese pragmatiche: ovvero che combinavano azioni di difesa e d’attacco;
- Imprese progressiste: che, di contro, equilibravano in maniera ottimale la difesa e l’attacco.
Trovare la migliore strategia durante una crisi
Circa il 17% delle aziende esaminate dai ricercatori non riuscirono a sopravvivere, l'80% rimasero aperte ma le vendite ed i profitti non furono immediati bensì la ripresa fu lentissima, mentre il 9% uscirono dalla crisi in una forma migliore rispetto al pre-crisi.
L’analisi ha inoltre rilevato che molte delle aziende esaminate adottarono una strategia troppo difensiva o offensiva nel tentativo di adattarsi al rallentamento dell'economia.
Quando le aziende enfatizzano eccessivamente le misure di riduzione dei costi, le iniziative innovative rallentano o si fermano; tutto ciò non è negativo nel breve termine (nel corso della crisi), tuttavia, è molto probabile che a seguire si possa avere un impatto negativo sulla competitività nei confronti dei concorrenti.
In aggiunta, avendo un’unica attenzione alla “sopravvivenza”, un senso di pessimismo può pervadere tutta l’organizzazione e questa negatività può avere un forte impatto sul morale tra i dipendenti, portando, potenzialmente, a risultati di bassa qualità che a loro volta si ripercuotono su una scadente “esperienza cliente”.
Anche l'eccessivo incremento nella promozione e negli investimenti in innovazione, a lungo termine, possono creare problemi.
Un approccio eccessivamente ottimista mette le aziende a rischio di non essere adeguate alla realtà e questo può portare ad una gestione difficile e complessa, contaminata, altresì, da falso ottimismo.
Chiaramente ci sono state anche aziende che hanno raggiunto il giusto equilibrio in modo cauto, correndo rischi calcolati e non sorprende che, dalle analisi si sia rilevato che queste ultime siano state quelle che hanno prosperato dopo la recessione.
Queste realtà hanno riconosciuto, nei giusti momenti e con il giusto equilibrio, sia la necessità della difesa che dell’attacco.
Le misure di riduzione dei costi ma di contro degli investimenti in ricerca e sviluppo e la promozione sono stati per loro prioritari per ottenere risultati ideali.
Oggi, nel 2020, con l’esperienza e le attuali conoscenze nonché con le tecnologie a nostra disposizione, le aziende potrebbero essere favorite rispetto a quelle delle crisi passate.
Avanzare e sbloccare opportunità attraverso il digitale
Allo stato attuale, le aziende devono ancora una volta mettere in campo l'equilibrio ottimale tra strategie difensive e d’attacco; per riuscirci è necessario avere una buona comprensione della differenza chiave tra la crisi odierna e quelle passate e bisogna essere consapevoli che i clienti ora accedono con facilità agli strumenti digitali.
Poiché le persone di tutto il mondo sono state costrette dal Covid-19 a trascorrere maggior tempo a casa, lo shopping e le ricerche di prodotti on line sono aumentate esponenzialmente.
In maniera similare a quanto fatto dalle aziende resilienti nelle crisi passate, allo stato attuale si possono gestire le potenzialità della tecnologia digitale, introducendo e ben gestendo la presenza on line dell’azienda.
Per arrivare a quest’ultimo obiettivo è indispensabile prendere in considerazione il giusto posizionamento sul web del brand ed per far ciò, l’ottimizzazione della posizione sui motori di ricerca (SEO) è di certo uno degli elementi principali e fondamentali.
La SEO può aiutare nell’ottenere il massimo della visibilità del contenuto e del coinvolgimento online in più la SEO è un investimento a lungo termine che può essere aggiunto all’arsenale di strategie d’attacco.
Poiché sempre più persone ricorrono alle piattaforme online per acquistare e soddisfare le loro esigenze, apparire sulla prima pagina dei risultati dei motori di ricerca è la chiave per rimanere al passo, se non avanti, alla concorrenza.
Affinché i servizi SEO possano portare il business verso il corretto risultato finale, ci sono quattro azioni chiave, da mettere in campo:
1. Rassicurare i clienti nel momento di incertezza
In generale, le persone sono più spaventate e incerte su dove porteranno gli eventi attuali, pertanto, è fondamentale per l’azienda stabilire un tono rassicurante quando si interagisce con clienti esistenti e potenziali.
Inutile dire che non è il caso di trarre vantaggio da tali sentimenti negativi, è probabile, infatti, che i clienti abbandonino il brand se ritengano che le offerte promozionali o gli altri contenuti non siano utili e servano solo a guadagnare rapidamente.
Bisogna chiedersi in che modo l’azienda o il brand possano attenuare l'atmosfera negativa in cui possono vertere i clienti, che tipo di contenuto possa essere loro utile in questi periodi e, a seconda del settore in cui si opera e della tipologia di prodotti e/o servizi offerti, si possono creare contenuti utili ed educativi che i clienti possano utilizzare per rendere più sopportabile l’isolamento domestico o la riduzione negli spostamenti dati dal Covid-19.
2. Stabilire una presenza online solida e affidabile
Con i numerosi cambiamenti apportati dal COVID-19, possono sussistere ulteriori grandi mutamenti nell’iter operativo aziendale, per esempio le variazioni dell’orario di lavoro o, più nel particolare, il mancato approvvigionamento di alcuni prodotti ad alta richiesta.
I consumatori apprezzeranno molto il costante aggiornamento di tali informazioni affinché possano meglio organizzare le loro decisioni di acquisto.
Se sei una piccola attività in una comunità locale, la local SEO sarà essenziale, come anche garantire l’aggiornamento delle informazioni della tua pagina Google My Business.
Aiuterà anche monitorare il trend delle ricerche ed i relativi argomenti rilevanti per la tua attività. Conoscendo ciò che le persone cercano online in questi giorni, puoi migliorare la tua capacità di pubblicare informazioni utili e contenuti pertinenti. Più lo fai, più è probabile che tu possa costruire la fiducia e soddisfare le aspettative dei consumatori.
3. Eliminare campagne di marketing obsolete
In relazione ai punti precedenti (sull'essere rassicuranti e affidabili), la tua azienda dovrebbe valutare ed eventualmente revisionare le campagne già programmate prima del COVID-19.
Qualcuna di esse, allo stato attuale, potrebbe sembrare, priva di empatia e, in tal caso, sarebbe corretto abbandonare o rivedere la messaggistica generale.
4. Proteggersi dagli opportunisti della crisi (e dagli hacker)
Mentre potresti fare del tuo meglio per mostrare la massima disponibilità verso i consumatori, altri potrebbero non avere lo stesso comportamento, corretto e trasparente.
Fino ad ora, molteplici sono state le segnalazioni di “hacker” che hanno diffuso malware in false offerte promozionali o in tentativi di phishing, sfruttando il COVID-19.
La tua azienda potrebbe potenzialmente essere una vittima di questa strategia poiché molti di questi criminali informatici utilizzano i marchi di organizzazioni affermate ed affidabili (ad es. Organizzazione Mondiale della Sanità) per carpire informazioni private e sensibili sui consumatori.
In sintesi
Tornando alle domande poste in precedenza: le aziende possono potenzialmente affrontare con successo questa crisi economica? Le aziende hanno gli strumenti e le strategie essenziali?
Innanzitutto, la storia ci ha dimostrato che le imprese possono resistere a crisi apparentemente insormontabili, causate da una pandemia o altro: una mentalità adattiva e resiliente ne è la chiave.
In secondo luogo, pur superando questi ostacoli, le aziende devono porre in atto una combinazione di manovre difensive e d’attacco, sulla base di fatti oggettivi, nel momento giusto ed in base ai trend.
In terzo luogo, l’uso corretto delle tecnologie digitali (ad esempio la SEO nonchè altri strumenti) può portare innegabili (ed insostituibili) vantaggi.
In un panorama economico di nuova formazione, nessuno può davvero prevedere quali saranno i risultati, tuttavia la storia suggerisce che coloro che si adattano più rapidamente, hanno maggiori possibilità di uscire intatti o meglio, rafforzati!
Lo Studio JooMa conduce giornalmente analisi e propone progetti per il futuro delle imprese.
In questo periodo, segnato dal Covid-19, è quanto mai importante essere presenti nel giusto modo e con la giusta reputazione nel mondo digitale e lo Studio JooMa, forte dell’esperienza e competenza maturata negli anni dal proprio staff, è in grado di affiancare qualsiasi tipologia aziendale per pianificare le giuste attività di crescita nel mondo digitale.